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L'Agenzia catalana per la sicurezza alimentare (ACSA) ha recentemente pubblicato il rapporto "Effetti avversi dell'istamina e di altre ammine biogene", in cui mette in guardia sui rischi per la salute associati alla presenza di queste sostanze negli alimenti.

L'istamina, insieme ad altre ammine biogene come la tiramina, la putrescina e la cadaverina, può formarsi quando gli alimenti non vengono manipolati o conservati correttamente, in particolare in prodotti come pesce, carne, alimenti fermentati, prodotti stagionati e alimenti sottoposti a processi di maturazione.

Il rapporto evidenzia due principali problemi di salute. Da un lato, l'intossicazione alimentare acuta (nota anche come sindrome sgombroide), che si verifica dopo il consumo di alimenti con alti livelli di istamina e provoca sintomi quali arrossamento, mal di testa, nausea e disturbi digestivi. Dall'altro lato, l'intolleranza all'istamina, una condizione più cronica che colpisce le persone con un metabolismo dell'istamina compromesso, in cui anche un'assunzione moderata può scatenare reazioni avverse. Inoltre, altre ammine biogene possono intensificare gli effetti dell'istamina.

L'ACSA conclude che, nonostante le attuali misure di controllo, l'istamina rimane una causa frequente di allarmi per la sicurezza alimentare, in particolare nei prodotti ittici, e sottolinea l'importanza di buone pratiche igieniche, di un rigoroso controllo della temperatura e di un monitoraggio analitico regolare.

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Autrice: Dr. Isabel Gómez, AGROLAB Iberica; Traduzione: Ilaria Reato, AGROLAB Alimentalia S.r.l